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Nuove avventure sotterranee è il secondo capitolo di una serie di campagne fotografiche commissionate da Ghella. Il cofanetto, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, raccoglie i progetti realizzati da Stefano Graziani, Rachele Maistrello, Domingo Milella, Luca Nostri e Giulia Parlato in Canada, Australia, Italia, Argentina e Nuova Zelanda tra il 2022 e il 2023.
Mette in dialogo le nuove campagne fotografiche con immagini d’archivio che documentano infrastrutture realizzate da Ghella tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Duemila. La differenza tra i due corpus fotografici sta nel linguaggio: per gli autori contemporanei, l’osservazione dei cantieri è il punto di partenza per riflettere sui cliché della rappresentazione e sull’ambiguità del documento fotografico, sul simbolismo della caverna e sull’astrazione, sugli aspetti intangibili del paesaggio e sullo scavo come restituzione del carattere e delle emergenze della città.
Graziani, Maistrello, Milella, Nostri e Parlato hanno interpretato visivamente le nuove infrastrutture sotterranee di Vancouver, Brisbane, Napoli, Buenos Aires e Auckland, lasciando una distanza poetica tra i cantieri e la loro rappresentazione. Quella distanza è lo spazio della ricerca, il luogo dove riconsiderare e rigenerare l’immaginario della fotografia industriale e intravedere nuove possibilità di racconto.
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Matanza Riachuelo è uno dei progetti di depurazione di acque reflue e di sostenibilità ambientale più imponenti e complessi al mondo. Il fiume Riachuelo corre per 64 chilometri attraversando Buenos Aires e la sua provincia.
Ed è proprio qui, in una zona storicamente presidiata da industrie di ogni tipo, che le acque del fiume hanno raggiunto livelli altissimi di inquinamento che restano tali fino alla sua foce nel Rio de la Plata, tra il barrio di La Boca e la città di Dock Sud. Il “Sistema Riachuelo” prevede la realizzazione di un impianto di depurazione e di una capillare rete di tunnel che corrono a circa 27 metri di profondità sotto il Rio de la Plata. Ghella è stata incaricata di realizzare il lotto 1 del progetto, terminato alla fine del 2022.Luca Nostri (Faenza, 1976) è fotografo, insegnante e curatore del progetto Lugo Land - Fotografia e territorio. Ha esposto i suoi lavori in istituzioni culturali come Rencontres d’Arles, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Pescheria Centro Arti Visive di Pesaro, Large Glass Gallery, Istituto Italiano di Cultura di Londra e New York, American Academy in Rome, dove ha ricevuto la borsa di studio come Italian Fellow in the Arts. Le sue fotografie sono presenti in collezioni di istituzioni come Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Fototeca della American Academy in Rome, Victoria & Albert Museum. Dal 2014 è insegnante e membro dell’Architectural Association School of Architecture di Londra e dal 2010 ha curato una serie di programmi educativi per università come la University School of Design di Philadelphia e il Bard College di Hannandale on Hudson.
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Il cantiere Broadway Subway Project - Millennium Line Extension è stato avviato nel 2020 e prevede l’estensione dell’esistente Millennium Line che collegherà la stazione VCC-Clark con un nuovo capolinea ad Arbutus Street. La Millennium Line Extension attraverserà sei nuove stazioni lungo il Broadway Corridor, una delle arterie di transito più trafficate del Canada. Si stima che l’estensione della Millennium Line servirà tra i 143 mila e i 163 mila passeggeri al giorno entro il 2030 e tra i 167 mila e i 191 mila passeggeri entro il 2045. In quest’ottica, il trasferimento del trasporto da gomma a ferro contribuirà in maniera significativa alla riduzione sia del traffico sia dell’inquinamento atmosferico locale. Il progetto garantirà un servizio rapido, frequente ed accessibile in tutta l’area di Broadway, il secondo più importante distretto per numero di occupati della Columbia Britannica, e un miglior collegamento con le aree residenziali in espansione e con i poli occupazionali e i centri dell’innovazione nella regione, tra cui il Vancouver General Hospital (VGH).
Stefano Graziani (Bologna, 1971) è attivo al crocevia tra fotografia, arte e architettura e contribuisce con una voce non convenzionale al discorso artistico contemporaneo. I suoi lavori sono stati esposti a livello internazionale da istituzioni come la Fondazione Prada di Milano, la Biennale di Architettura di Venezia o la Biennale d'Arte Europea Manifesta e sono parte di collezioni pubbliche e private come CCA Montréal, Fondazione Prada, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Fondazione Fotografia di Modena, ICCD Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, Mufoco Museo di Fotografia Contemporanea. È docente presso IUAV Venezia, ISIA Urbino e NABA Milano e collabora con studi di architettura come baukuh, Christ & Gantenbein, Office KGDVS, Piovenefabi, Kuehn Malvezzi, Onsite, Studio Mumbai, 51N4E. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Documents on Raphael (Mousse Publishing, 2021), Sverre Fehn Architecture (Buchhandlung Walther König, 2021) e Documents from Gordon Matta Clark private library (CCA Montréal, 2020). Ha curato Jeff Wall: Gestus, Scritti sulla Fotografia e sull’Arte (Quodlibet, 2013).
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La Ferrovia Alta Capacità/Alta Velocità Napoli-Bari, identificata come prioritaria all’interno degli investimenti della legge “Sblocca Italia” del 2014 e inclusa nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), risponde alle esigenze di miglioramento dell’accessibilità e della connettività fra le regioni e prevede il potenziamento e la velocizzazione del percorso tra i due poli meridionali, fino a 200 km/h, al fine di incrementare la capacità, la
frequenza e la regolarità dei servizi di trasporto. Una volta terminati i lavori, sarà possibile andare
da Bari a Napoli in circa due ore e a Roma in circa tre ore. L’opera farà parte della più ampia Rete TEN-T (Trans-European Transport Network), anche nota come la “Metropolitana d’Europa”: un'insieme di infrastrutture di trasporto previsto dall’Unione Europea per favorire l’integrazione dei Paesi europei in vista di un mercato unico e per sostenere la lotta globale ai cambiamenti climatici attraverso una politica per la decarbonizzazione dei trasporti. Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo si estenderà dal confine russo-finlandese, passando per la Svezia meridionale, la Danimarca, la Germania, l’Austria occidentale e l’Italia fino a raggiungere Malta. Il progetto si sviluppa su tre tratte e per le gallerie naturali sfrutta il metodo di scavo tradizionale, in alcuni casi con l'utilizzo controllato di esplosivi.Domingo Milella (Bari, 1981) ha studiato fotografia alla School of Visual Arts sotto la guida di Stephen Shore. Thomas Struth è stato un mentore fondamentale. Attualmente vive fra Bari e Londra. I suoi lavori sono stati esposti in istituzioni culturali come Biennale Arte, Rencontres d’Arles, Museo Nazionale Romano, Foam Museum e Fondazione Museo Pino Pascali. Le sue opere sono in numerose collezioni come il Museo Pecci di Prato, la Margulies Collection di Miami e la Borusan Contemporary di Istanbul. Tra le sue personali ricordiamo le mostre presso Grimaldi Gavin a Londra, Tracy Williams Ltd a New York e Doppelgänger a Bari. Nel 2014 pubblica il suo primo libro con Steidl, Domingo Milella, e nel 2015 è tra i curatori della mostra Tempo al Tempo alla Roman Road Gallery a Londra. Recentemente ha esposto la sua ricerca sulla preistoria e l’origine dell’arte presso la Fondazione Giancarlo Ligabue a Venezia in occasione della Biennale Arte del 2024 e vinto il Bryan Robertson Trust Award alla Royal Academy of Arts di Londra per continuare la sua ricerca sul primitivo e l’astrazione.
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Il progetto Cross River Rail rivestirà un ruolo fondamentale per il sistema di trasporto pubblico del Sud-Est del Queensland, che si sta avvicinando al limite della sua capacità di rete con un unico attraversamento del fiume Brisbane. La nuova linea ferroviaria sotterranea si estende per 10,2 chilometri da Dutton Park a Bowen Hills, con 5,9 chilometri di tunnel gemelli sotto il fiume Brisbane e il Central Business District (CBD), il dinamico centro finanziario della città. Il progetto prevede la costruzione di quattro nuove stazioni (Boggo Road, Woolloongabba, Albert Street e Roma Street) La maggior parte della fase di scavo sotterraneo è stata completata meccanicamente con l’utilizzo di due Tunnel Boring Machine (TBM) Double Shield, macchine in grado di scavare gallerie in modo meccanizzato e in totale sicurezza, mentre la restante sezione del tunnel è stata scavata da frese meccaniche ad attacco puntuale.
Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986) è un’artista visiva italiana. Si è formata presso lo IUAV di Venezia, l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi e la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni culturali come PAC Padiglione d'Arte Contemporanea (Milano, 2023), Scuderie del Quirinale (Roma, 2023), Palazzo Reale (Milano, 2023), Kunsthalle Bratislava (2023), Ville Perochon (Niort, 2023), MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma, 2022-2021), Benaki Museum (Atene, 2022), Centrequatre (Parigi, 2022), Hamlet (Zurigo, 2020), Kunstverein (Bielefeld, 2020), Inside-Out Art Museum (Pechino, 2019), Triennale Milano (2018). Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche tra cui MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma), Galleria Civica di Modena, MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo), Collezione Regione Emilia Romagna, Museo Castromediano (Lecce).
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Watercare Central Interceptor è il più grande progetto di acque reflue nella storia della Nuova Zelanda, ideato per ridurne lo straripamento nei corsi d’acqua centrali di Auckland e servire l’espansione della città nei prossimi 100 anni, fornendo resilienza alla rete esistente delle acque reflue. costruzione del Central Interceptor è iniziata nel 2019 e sarà completata nel 2026. Il tunnel, lungo 16,2 chilometri, ha un diametro interno di 4,5 metri e si estenderà da Pt Erin, Herne Bay, attraverso il porto di Manukau fino all’impianto di trattamento di Māngere con una profondità compresa tra i 15 e i 100 metri. Il tunnel principale è attraversato da due collettori che raccolgono i flussi delle periferie di Mt Roskill, Mt Albert e Blockhouse Bay. La funzione principale del Central Interceptor consiste nel raccogliere le acque reflue della rete esistente e trasportarle all’impianto di Māngere. La nuova infrastruttura include anche la costruzione di 18 pozzi permanenti con profondità che variano da 11 a 79 metri e di diametri compresi fra 4,5 e 28 metri. Sono inoltre in costruzione numerose fognature di collegamento, camere, strutture di controllo, impianti di trattamento dell’aria e una stazione di pompaggio, alloggiati in un pozzo di 40 metri di profondità.
Giulia Parlato (Palermo, 1993) è un’artista che vive e lavora tra Londra e Roma. Si è laureata in Fotografia al London College of Communication e ha ottenuto una laurea specialistica in Fotografia alla Royal College of Arts di Londra. Il suo lavoro analizza l’uso storico delle immagini come documento di verità, in particolare nei suoi usi scientifici e forensi, e sfida questo linguaggio, creando un nuovo spazio in cui si svolge una messa in scena. A livello nazionale e internazionale il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali tra cui Triennale (Milano, 2023), Photo London (2022), Villa Bardini (Firenze, 2022), Fotografia Europea (Reggio Emilia, 2022), Mucho Mas (Torino, 2022), Unseen Photo Fair (Amsterdam, 2021) e Gare Du Nord per Paris Photo (Parigi 2019). Ha ricevuto il Premio Luigi Ghirri (2022), il BJP International Photography Award Second Place (2020), l'Innovate Grant (2020), il Camera Work Award (2020) e il Carte Blanche Éstudiants Award (2019). Nel 2021 il suo lavoro è stato selezionato da CAMERA per il programma europeo Futures Photography. I suoi lavori sono conservati in collezioni pubbliche tra cui Collezione Donata Pizzi, Biblioteca Panizzi, Palazzo Rasponi.
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Alessandro Dandini de Sylva (Roma, 1981) è artista, curatore ed editore. Ha curato mostre e pubblicazioni per istituzioni culturali come il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, il Museo Nazionale Romano e il MACRO Museo di arte contemporanea di Roma, il Centro Arti Visive Pescheria e i Musei Civici di Pesaro, la Fondazione Pastificio Cerere di Roma e la Fondazione Ermanno Casoli di Fabriano, SwitchLab a Bucharest e gli Istituti Italiani di Cultura di Bucarest e Londra. É fondatore di Aniene, un progetto editoriale ideato in collaborazione con il designer Filippo Nostri, e di Istmo, uno studio di ricerca visiva per organizzazioni industriali che combina fotografia contemporanea, documentazione di progetti di tecnologia avanzata e sperimentazione artistica. Attualmente è curatore della sezione fotografia alla Fondazione Pescheria di Pesaro, consulente per la fotografia presso Ghella e advisor per la fotografia e l’editoria per l’American Academy in Rome.
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Nuove avventure sotterranee nasce dalla volontà di raccontare la nostra realtà di costruttori nel mondo attraverso lo sguardo di un gruppo di artisti italiani. Le immagini raccolte in questi libri non sono semplici fotografie di cantiere, né vogliono esserlo. Sono libera ricerca artistica che ha lo scopo di fermare il presente. Sono documenti da conservare per le generazioni future, documenti che segneranno il cambiamento. In fondo abbiamo solo offerto luoghi, non-luoghi e paesaggi urbani attraverso cui esprimere un gesto, quello della fotografia. Mentre scrivo questo testo, sfoglio le immagini di questa raccolta e mi accorgo di quanta bellezza possa celarsi nelle nostre avventure quotidiane.